Molte delle problematiche portate dalle zecche riguardano anche l’uomo, ma in questo post parleremo nello specifico del cane.
Cosa sono le zecche
Le zecche non sono insetti, ma sono dei parassiti. Tecnicamente le zecche sono aracnidi, al pari di ragni e scoprioni.
Di colore nero/grigio, esse variano notevolmente di dimensione a seconda della loro fase di vita, dalle dimensioni di un seme di papavero fino a 1–2 centimetri nel caso delle femmine, dopo essersi riempite l’addome di sangue.
Hanno 4 paia di zampe ed un apparato boccale pungitore-succhiatore, detto rostro.
Perchè dobbiamo preoccuparci delle zecche
Sono pericolose perchè possono essere vettori di malattie mortali, sia per l’uomo che per il cane.
Si attaccano alla pelle dell’animale e si nutrono di sangue.
Esse penetrano nella pelle del nostro animale, attraverso il loro apparato boccale denominato rostro.
Dove si trovano le zecche
Le zecche si trovano spesso tra l’erba alta e sulle piccole piante, arbusti.
Preferiscono il clima fresco / umido ma si trovano anche in zone calde e asciutte, se l’habitat è favorevole, ovvero se vi sono animali che possono funzionare da vettore per la loro crescita.
In definitiva, quindi, si possono trovare ovunque. Pensate che alcune tipologie di zecche si trovano persino in Norvegia o in Alaska, quindi non temono il freddo. Non si trovano però in alta quota, mediamente sopra i 1000 metri dovremmo essere al sicuro. Sopra i 1800 metri è davvero molto raro trovarle.
Pascoli, stalle, luoghi frequentati da ungulati selvatici e domestici, e altri animali ancora sono luoghi prediletti.
Esse risalgono le foglie e aspettano che un animale più grande, “portatore”, passi vicino e “migrano” su di esso. Esse non saltano nè volano nè strisciano nè cadono dalle piante, semplicemente passano per contatto.
In linea generale, qualsiasi animale fa al caso loro. Cane, uomo, cervo, coniglio, topo, anfibi, rettili, uccelli.
Sentono l’arrivo di un possibile ospite tramite calore, anidride carbonica emessa, e vibrazioni, ed è l’istinto a guidarle fin dai primissimi stadi di vita verso una fonte di nutrimento, tramite il così chiamato organo di Haller.
Cosa fanno una volta arrivati sull’ospite
La zecca raggiunto l’ospite cerca di arrivare alla pelle, attraverso il calore emesso dall’organismo trova il punto ideale, dove la cute è meno spessa, e vi si insedia.
Effettuano una vera e propria perforazione indolore (iniettando delle sostanze anestetizzanti) tramite il loro apparato boccale, detto rostro, e si ancorano all’interno dell’ospite inserendo l’ipostoma, una vera e propria arma se vista a microscopio, a forma di spiga in modo che una volta inserita, non sia possibile estrarla se non su volontà della zecca stessa.
Una volta iniziato il “pasto”, iniettano una sostanza emorragica e sfruttano l’attività circolatoria del sangue per assumerlo senza consumare energia. A differenza di animali come le zanzare ad esempio, che succhiano attivamente il sangue dalla preda.
Rigurgitano nell’ospite tutto quello che a loro risulta nutrimento inutile, trattenendo la parte corpuscolare del sangue (globuli rossi / bianchi / piastrine) ed espellendo la parte liquida (plasma), ed è per questo che risultano così pericolose come veicolo di batteri e virus.
Dopo le 48 ore, inizia la fase in cui si è più a rischio di contrarre una malattia in quanto inizia la fase di assunzione rapida del sangue, con conseguente rapido rigurgito.
Differenza tra maschio e femmina
Ad un livello macro, ovvero quello che possiamo osservare togliendo una zecca dal nostro cane, è che la zecca maschio è dotata di uno scudo che ricopre tutto il suo dorso, mentre la zecca femmina presenta tale scudo soltanto nella parte anteriore. La parte posteriore è formata da una struttura elastica, che le permette di ingerire quantità di sangue impressionanti relativamente alle sue dimensioni.
Il ciclo di vita della zecca
Una zecca può completare il suo ciclo di vita in un periodo molto ampio, dai 6 mesi fino ai 3 anni, a seconda della velocità con cui riescono a passare da una fase all’altra della loro esistenza. Esistono esemplari che sopravvivono anni senza doversi nutrire, e si può leggere di esemplari che arrivano addirittura ai 7 anni.
La zecca durante la sua vita passa attraverso 4 stadi: uovo, larva, linfa, adulto. Il passaggio da uno stadio all’altro avviene mediante un pasto, in quanto sono parassiti ematofagi. Durante il pasto l’addome della femmina si estende in maniera notevole ed il più delle volte è solo dopo che la femmina si è nutrita per alcuni giorni che risulta visibile.
Esse respirano attraverso un apertura che non è posta sulla testa, consentendole di dedicarsi al nutrimento senza problemi.
Cos’è un ematofago?
Questo termine strano identifica il comportamento di un animale di nutrirsi del sangue di un altro animale.
Un esempio comune di animale ematofago sono le fastidiose zanzare, ma molti altri esemplari del regno animale rientrano in questa categoria: pipistrelli, il fringuello vampiro delle Galapagos, alcuni tipi di pesci e altri ancora.
Se essere vittima di un animale ematofago non rappresenta di per sè un pericolo per la salute, nella maggior parte dei casi, è però pericoloso in quanto veicolo di agenti patogeni che possono trasmettere malattie anche mortali.
Il ciclo
Una volta uscita dall’uovo, la larva (così chiamata, ma non è altro che una piccolissima zecca) cerca il primo ospite a cui attaccarsi.
Una volta trovato l’ospite, si nutre per una settimana circa, quindi si stacca, compie una muta e diventa ninfa. A questo punto è una zecca poco più grande.
Si ripete il ciclo: trova un ospite, si nutre per una settimana circa, termina il pasto e si trasforma in adulto.
Da adulto cerca un ospite, si accoppia su di esso (agghiacciante, vero?) e si nutre fino a 2 settimane, aumentando fino a 100 volte il proprio peso iniziale, per poi abbandonarlo.
Una volta che il loro pasto è terminato, esse si staccano volontariamente, ed è in questa fase che a volte capita di trovarle, di dimensioni ragguardevoli, per terra.
Staccate dall’ospite, vanno a deporre le uova. Quante uova? Da 100 a 6000, a seconda della specie.
Tipi di zecche comuni in Italia
Al mondo esistono più di 900 specie di zecche. Circa quaranta specie sono presenti in Italia.
Questa si dividono in due famiglie: Ixodidae (Ixodes, Boophilus, Hyalomna, Rhipicephalus, Dermacentor, Haemaphysalis) e Argasidae (Argas, Ornithodorus). Le prime, in italiano Ixodidi, sono definite zecche dure, in quanto hanno uno scudo sul dorso, mentre le seconde ne sono sprovviste e sono definite zecche molli. Queste ultime tendono a riguardare i volatili più che i cani.
Tra le più comuni troviamo
- Ixodes ricinus, responsabile della trasmissione della malattia di Lyme.
- Rhipicephalus sanguineus
Perchè sono così diffuse
Possono deporre migliaia di uova. Sono resistenti al freddo, l’inverno non le uccide. Possono digiunare mesi prima di trovare un ospite per nutrirsi. Non hanno nemici naturali che possano ridurne il numero. Resistono ai pesticidi.
Queste sono solo alcune delle ragioni che portano all’abbondanza di zecche.
In quale periodo si trovano
Nei paesi con clima mediterraneo la zecca può principalmente essere presente dai primi di maggio alla fine di ottobre, con la principale attività tra la fine della primavera e l’inizio estate (maggio-agosto).
Fortunatamente, almeno in inverno le zecche più diffuse da noi vanno in letargo, rifugiandosi sotto terra o nelle crepe dei muri.
Quanto è rimasta attaccata al mio cane?
Questa variabile cambia a seconda della dimensione e dalla tipologia di zecca. Una zecca può rimanere attaccata al cane diversi giorni o addirittura settimane.
Solitamente già dopo 24 ore una zecca ha già raggiunto una dimensione ragguardevole, come quella mostrata in foto.
Come evitarle
Il modo ideale per evitare tutto questo sarebbe evitare il contatto con le zecche.
Il suggerimento principale è evitare escursioni nel sottobosco fitto, o in prati con erba relativamente alta. Stare sul sentiero, anche se è difficile convincere il cane a non mettere il naso in ogni cespuglio!
Evitare che il cane si sdrai in mezzo all’erba.
Preferire cani chiari (scusate, cani scuri!) — ovviamente è una battuta, ma essendo neri, questi parassiti purtroppo sono davvero difficili da individuare ad una prima occhiata sul manto marrone / nero. Molte volte vedo le zecche camminare sul pelo del mio cane e le tolgo ancora prima che possano attecchire.
Prodotti anti zecche
Esistono in commercio vari prodotti che possono aiutare ad allontanare le zecche, o evitare che rimangano attaccate a lungo. Riporto qui una lista non esaustiva.
Molti di questi prodotti sono antiparassitari generali, si occupano anche di pulci, zanzare, pappataci.
Collari
I collari Beaphar sono naturali, all’olio di Neem. Per il mio cane io uso questo, e va sostituito ogni 4 mesi. Noi preferiamo usare prodotti naturali quando possibile
I seguenti collari sono prodotti farmaceutici:
Collare per cani Seresto®: svolge una duplice funzione: allontana le zecche e inoltre uccide le zecche che si attaccano comunque al cane. Efficace per tutta la stagione delle zecche (fino a 8 mesi).
Collare per cani Scalibor® ProtectorBand: allontana le zecche presenti e previene l’attacco di nuove. Si consiglia di sostituirlo dopo 4 mesi, mantenendo il collare costantemente indossato da aprile a ottobre. Non usare sui gatti.
Spot on
I seguenti prodotti sono naturali:
Beaphar Spot on: all’olio di Neem, applicare ogni 4 settimane. Noi usiamo questo.
Canis Plus Abwehrkomplex: da applicare ogni giorno per le prime 3 settimane, è una protezione naturale repellente e preventiva. Sensibilizza il sistema immunitario in modo biologico, con una azione antisettica non tossica.
Siero Defence per Cani: a base di olio di Neem e lavanda, formulato unicamente con ingredienti naturali. Da applicare ogni settimana.
Melaflon Spot On: a base di erbe ai repellenti chimici. Applicare ogni 7–10 giorni, adatto anche all’uso con animali giovani e ad ambienti con bambini.
Gli spot on che seguono sono prodotti farmaceutici:
Advantix® Spot-on: Efficacia preventiva e repellente nei confronti delle infestazioni da zecche, fino a 4 settimane dall’applicazione. Non usare sui gatti. Esistono diversi pacchetti in base al peso del cane.
Frontline® Tri-Act Efficacia preventiva e repellente nei confronti delle infestazioni da zecche, fino a 4 settimane dall’applicazione. Non usare sui gatti. Esistono diversi pacchetti in base al peso del cane.
Frontline® Combo Spot-on: Efficacia preventiva e repellente nei confronti delle infestazioni da zecche, fino a 4 settimane dall’applicazione. A differenza del Tri-Act, non protegge da zanzare, flebotomi e mosche cavalline.
Exspot: Efficacia preventiva e repellente nei confronti delle infestazioni da zecche, fino a 4 settimane dall’applicazione. Non usare sui gatti. Esistono vari pacchetti a seconda del peso del cane.
Spray
Interessanti soprattutto per chi ha sia cani si gatti, in quanto solitamente applicabili ad entrambi (ovviamente leggere attentamente le istruzioni).
Frontline Spray: Un unica applicazione del prodotto protegge il cane da nuove infestazioni fino ad un mese dal trattamento. Prestare attenzione ed evitare che il cane lecchi il pelo subito dopo il trattamento. Efficacia repellente contro le zecche. Ottimo per chi ha sia cani che gatti.
Spray Friskies Pro Control: Non indicato ai gatti. Efficace per un mese su zecche e due mesi sulle pulci. Larvicida e ovicida.
Bob Martin Spray All-in-one: Anche questo ottimo per chi ha sia cani che gatti, protegge per 4 settimane. Efficace contro pulci e zecche, arresta lo sviluppo di larve e uova già esistenti.
Tic-spray: offre 3 giorni di protezione contro qualsiasi tipo di insetto. Soluzione naturale, con principio attivo vegetale.
Spray Antiparassitario per Ambiente: utile per trattare l’ambiente, utilizzabile anche in spazi chiusi in quanto 100% naturale.
Shampoo
Utile anche lavare il cane con specifici shampoo antiparassitari. Troviamo diverse opzioni, tra cui questo shampoo naturale a base di olio di Neem e lavanda.
Compresse
Interessante alternativa: compresse di aglio.
Come togliere una zecca
Sui vari forum si può leggere di tutto, persino le pratiche più dannose, per cui leggere attentamente questa parte.
Appena individuata una zecca va rimossa immediatamente, perchè più a lungo rimane attaccata, più è alta la possibilità di contrarre un infezione o una malattia.
La fase di rimozione è molto delicata, in quanto è sì importante rimuovere la zecca, ma è ancora più importante rimuoverla senza che essa provochi danni.
Assolutamente non spremerla. Non schiacciarla. Non toglierla con le mani. Non stordirla con olio/benzina/trielina/etc.
Come rimuoverla, dunque?
Esistono in commercio degli ottimi accessori per rimuovere le zecche. Qui trovi quello che uso io. Attraverso di esso, si afferra la zecca e la si ruota lentamente, senza tirarla verso l’esterno, “convincendola” a rimuovere l’ipostoma e a staccarsi volontariamente.
In questo caso personalmente ho tolto il 99% delle zecche ancora vive, senza lasciare nessuna traccia all’interno del cane.
L’ipostoma è una vera e propria arma perforatrice con un funzionamento simile ad una spiga di grano, si inserisce facilmente ma è difficile estrarla, in quanto rimane ancorata al corpo del cane.
Dopo la rimozione, disinfettare la ferita.
Se la testa (rostro) rimane all’interno, essa va rimossa tramite un ago sterile, anche se il corpo del cane dovrebbe espellerlo in maniera spontanea nel giro di qualche giorno. Tenere monitorato per evitare l’infiammazione o infezione della zona, il che potrebbe portare anche mosche a deporre le uova.
Cercare di usare guanti o pinze per maneggiarle, in quanto una lesione della pelle potrebbe portare al contagio. Lavare e disinfettare le mani dopo un contatto.
Se non vi sentite pronti per eseguire questa operazione, portate il cane dal veterinario onde evitare di complicare la situazione. Lui/lei potrà spiegarvi la corretta procedura con un esempio pratico.
In ogni caso, tenere monitorato il cane fino a 40 giorni dopo l’avvenuto contatto, in caso presenti sintomi che possano portare a preoccupazione.
Come NON togliere una zecca
Mai uccidere la zecca mentre è ancora attaccata al cane.
Il rischio concreto è che si stacchi la testa e che essa rimanga all’interno della pelle, il che potrebbe portare a infezioni.
Inoltre, durante il processo la zecca potrebbe rigurgitare all’interno del cane.
Per lo stesso motivo, non provare a schiacciarla, non bruciarla, non usare benzina / acetone / olio / ammoniaca / altre sostanze che potrebbero spingerla a rigurgitare o ad introdurre saliva all’interno dell’ospite.
Come smaltire la zecca dopo averla tolta
Dopo averla tolta, NON schiacciarla ma bruciarla per assicurare l’eliminazione di eventuali uova.
La zecca e il “piccolo”
A volte capita di staccare una zecca dal cane e di trovare una piccola zecca aggrappata alla zecca più grande. Bene, come abbiamo detto la zecca più grande è una femmina, mentre la piccola non è altro che il maschio, che si sta accoppiando con la femmina.
Segni di possibili infezioni di zecche
Monitorare il proprio animale è sempre il miglior metodo per tenere a bada questi parassiti. Si gratta? Controllare accuratamente il punto. Controllare sotto le ascelle, sulle zampe, intorno al collo, sul muso, vicino alle orecchie.
Come comportarsi durante le escursioni
Le zecche il più delle volte vengono contratte durante una passeggiata, magari nel bosco o in campagna.
Ogni tanto, controllate visivamente il cane. Spesso e volentieri trovo zecche camminare sul mio cane alla ricerca del punto migliore dove attaccarsi.
Controllare bene zampe, muso e collo dopo la passeggiata. Avere un cane bianco aiuta!
Malattie portate dalle zecche
Le zecche sono considerate insieme a mosche e zanzare uno dei più importanti vettori di malattie epidemiologiche.
Non tutte le zecche sono portatrici di malattie, ma meglio essere prudenti.
Ovviamente rivolgersi al proprio veterinario nel caso il cane abbia dei sintomi che possano fare pensare ad un possibile problema. Riporto qui una lista non esaustiva di possibili malattie trasmesse dalle zecche, per dare una precisa descrizione dei rischi portati da questi parassiti.
- Un attacco massiccio può portare alla morte per anemia.
- La rickettsiosi è causata dalla iniezione di rickettsia conorii, che causa la febbre bottonosa del mediterraneo. Può portare alla morte se non curata.
- La borrelia (o malattia di Lyme) è causata dal batterio Borrellia burgdorferi, solitamente passato alla zecca da un roditore. Può portare ad eritemi, disturbi articolari e nervosi, problemi a reni e fegato, perdita di appetito e febbre.
- L’ehrlichia è causata dal batterio Ehrlichia Canis, causa problemi a globuli rossi e piastrine, e può verificarsi fino a mesi dopo il contagio. I sintomi includono febbre, depressione, dimagrimento e perdita di appetito. Può portare alla morte se non curata.
Altre malattie che possono essere portate dalle zecche sono Tularemia, Febbre Q, Babesios, Paralisi da zecca, Piroplasmosi, Anaplasma. Per molte di queste malattie è possibile effettuare test presso il proprio veterinario.
Conclusione
Possiamo proteggere il nostro cane con i prodotti disponibili sul mercato. Evitiamo di darlo in pasto alle zecche cercando di evitare posti dove potrebbero trovarsi.
Prendiamo coscienza della possibile pericolosità delle zecche, per cui cerchiamo di liberarcene nel modo corretto per tenere sott’occhio la salute del nostro cane.