Dal 2013 in Italia non esiste più l’obbligo del vaccino antirabbico. Questo tipo di virus può essere trasmesso dal cane all’uomo, ed essendo una malattia mortale senza cura, l’attenzione rimane comunque molto alta. Sebbene nel nostro paese la rabbia sia stata praticamente debellata, il rischio rimane quando viaggiamo all’estero, soprattutto in alcune zone dove la malattia è ancora presente. Infatti per avere il passaporto per il cane, unico documento valido all’estero, è necessario eseguire la vaccinazione.
Il vaccino antirabbico viene richiesto per viaggiare all’estero e, visto che il cane è coperto solo dopo 21 giorni dalla vaccinazione, per legge va eseguito 30 giorni prima della partenza (con apposito timbro veterinario ed etichetta vaccino sul passaporto). Se venissimo fermati alla frontiera e il vaccino non fosse in regola, il nostro cane potrebbe essere costretto a rimanere in quarantena.
Il vaccino antirabbico ha lo stesso costo di una vaccinazione normale, quindi intorno ai 30-40 euro, ma a differenza della vaccinazione classica annuale, questo ha la durata di 3 anni.
Come qualsiasi altro vaccino, anche il vaccino antirabbico può provocare effetti collaterali all'animale, i più comuni sono febbre e malessere, ma sono sintomi che normalmente spariscono in poco tempo. Se invece il cane dovesse essere allergico alle sostanze presenti nel vaccino, gli effetti collaterali potrebbero essere più gravi. Come per tutte le vaccinazioni, bisogna eseguirla su cani in buona salute (è per questo motivo che il veterinario esegue una visita generale prima di effettuare la vaccinazione) e su cuccioli di almeno 3-4 mesi di età.